23 novembre 2008

Spegnere ogni tanto il cervello..

In questi ultimi tempi troppo spesso si parla, si critica, si opera e si programma utilizzando solo la razionalità. Una razionalità indiscutibile e "sacra" che travolge chiunque le si voglia opporre. Una razionalità fatta di regole ferree, fatta di ricette universali che salveranno il mondo.
Una razionalità che diventa verità e dietro la quale ci nascondiamo. Tutto diviene così complesso, anche solo ridere o piangere. Quanto sarebbe meglio ritrovare la semplicità delle azioni e dei sentimenti. Quanto sarebbe meglio fare qualcosa di sconveniente solo perchè è giusto, quanto sarebbe meglio dimostrare di essere ancora vivi....

Si può spegnere ogni tanto il cervello
Smettere almeno di usare solo quello
Si può far finta che non ci sia niente
Anche quando ti tremano le gambe
Sembra che non sia possibile dimenticarsi di sè

Vasco - Buoni o Cattivi

2 novembre 2008

Livella

Forse oggi più che mai rileggere questa poesia di Totò fa riflettere in modo particolare. Totò paragona la MORTE ad una LIVELLA, ricordandoci come la morte sia l'unico momento della vita dove tutti gli uomini sono uguali. L'unico momento nel quale lo stato sociale, la fortuna, i soldi, razza, ecc.. non hanno nessun significato. Un momento dove tutti noi ci riallineeremo.

Troppo spesso nella vita siamo spinti a dividerci, ad essere diversi, a non cercare di capirci.....

Buona riflessione:

Ma chi te cride d'essere...nu ddio?
Ccà dinto,'o vvuo capi,ca simmo eguale?......
Muorto si'tu e muorto so' pur'io;ognuno comme a 'na'ato é tale e quale".

"Lurido porco!...Come ti permettiparagonarti a me ch'ebbi nataliillustri,
nobilissimi e perfetti,da fare invidia a Principi Reali?".

"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!!
T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella
che staje malato ancora e' fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.


Leggi tutta la poesia nel sito di Totò: Antonio de Curtis